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Facciamoci una cultura sulla Permacultura! - Buoni motivi e caso di successo

Chi ha mai sentito parlare della Permacultura? E perché è così importante parlarne nel 2021, nel bel mezzo di una pandemia e di una crisi climatica sempre più presente? Perché la Permacultura è uno splendido esempio di agricoltura alternativa che mette in armonia Natura ed Essere Umano, una volta per tutte. Non solo, come sostiene Sepp Holzer, esperto di agricoltura basata su un modello sostenibile, “La Permacultura è un tipo di agricoltura che cerca di comprendere la perfezione della Natura anziché combatterla”. [1,2] Insomma, l’esempio eclatante di agricoltura sostenibile a 360 gradi!

Il termine, coniato dall’ecologo australiano B. Mollison nel 1992, deriva dalla fusione dell’espressione inglese permanent agriculture, ovvero agricoltura permanente e sostenibile. [3] Quindi con permacultura s’intende un’agricoltura secondo il modello naturale, basata sui cicli e sugli ecosistemi della natura. Se consideriamo l’uso irresponsabile che si fa della natura in tempi attuali e il ruolo centrale che ricopre l’agricoltura nel consumo di risorse generali, è evidente che un cambio di paradigma non solo è necessario ma è assolutamente urgente.

Ecco qualche buon motivo per iniziare a comprenderla (e se possibile praticarla) al meglio:

  • Tutti gli elementi del sistema agricolo sono in interazione reciproca

  • Multifunzionalità: ogni elemento adempie a diverse funzioni e ogni funzione viene svolta da svariati elementi

  • Produzione energetica da fonti rinnovabili e utilizzo energetico razionale ed efficiente sotto tutti gli aspetti

Molteplicità invece di uniformità, ossia predilezione nella coltivazione di più specie vegetali, anche antiche (es. tipologie di grano antico come la varietà Gentil Rosso, Andriolo, Verna, Inallettabile e Frassineto)

In base a questi principi, è possibile intuire come il sistema terra e quello umano siano profondamente connessi, in un mutuo scambio di cura e rispetto reciproco.

Un esempio italiano molto virtuoso di permacultura, che coniuga amore per la terra e per le persone che vengono a soggiornare, è la Fattoria dell’Autosufficienza. [4] Questo agriturismo è un progetto che nasce nel 2009 nell’Appennino romagnolo. La Fattoria si pone l’ambizioso obiettivo di diventare centro culturale in Italia e riferimento nel mondo per tutto ciò che riguarda l’ecologia applicata alla vita delle persone, delle comunità e delle imprese. Un’isola autosufficiente sia dal punto di vista alimentare che energetico, un circolo virtuoso dove i rifiuti diventano materie prime e concime, un’agricoltura dove si stimola la biodiversità e l’aiuto reciproco fra le piante, una cucina dove solo i cibi più buoni e salutari possono entrare, una scuola di buone pratiche per grandi e piccini. Insomma, non vuol essere solo un agriturismo eco-friendly, ma un esempio di agricoltura e turismo sostenibile a tutto tondo.

Ricordiamo quindi ancora una volta le parole di Sepp Holzer – “La Natura è perfetta, siamo solo noi essere umani a fare gli errori!”



Fonti:

[1] Holzer S. (2013). Guida pratica alla Permacultura- Come coltivare in maniera naturale giardini, orti e frutteti. Arianna Editrice.

[3] Mollison B. (1991). Introduzione alla Permacultura. Terra Nuova Edizioni.



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