Intervista a Luca Cassani, Corporate Sustainability Manager Epson Italia
Epson Italia S.p.A è la filiale commerciale locale del Gruppo Seiko Epson Corporation con sede in Giappone. È presente sul territorio italiano dal 1987 e svolge attività di vendita e assistenza con l’obiettivo di fornire prodotti e servizi che soddisfino al meglio i clienti facendo leva sulle proprie tecnologie efficienti, compatte e di precisione e sulle tecnologie digitali per mettere in contatto persone, cose e informazioni.

Quali sono i valori alla base del vostro agire?
Attuiamo la mission del Gruppo di cui facciamo parte, i cui capisaldi sono: Monozukuri, l’arte del fare e del produrre, e Sho sho sei, lo spirito di innovazione. Epson è infatti leader mondiale nel settore tecnologico e si impegna a cooperare per generare sostenibilità e per arricchire le comunità. L’azienda si concentra sullo sviluppo di soluzioni utili alla società, in armonia con l’ambiente naturale e sociale in cui operiamo attraverso innovazioni nella stampa a casa e in ufficio, nella stampa commerciale e industriale, nella produzione, grafica e stile di vita.
C’è un progetto che avete realizzato dedicato ai giovani?
Il progetto sul quale stiamo insistendo da qualche anno lo abbiamo chiamato New Horizons. È un progetto destinato alle nuove generazioni che abbiamo lanciato in Europa e coinvolge dai più piccoli delle scuole primarie fino alle università. L’obiettivo che abbiamo è quello di discutere con i giovani di sostenibilità e innovazione, con diversi linguaggi e approcci in base alle età. Con i più grandi è un momento di confronto, di presa di consapevolezza che pensiamo non debba diventare una lotta tra generazioni. Se è vero che questo mondo poco sostenibile è il frutto delle azioni delle generazioni precedenti, è anche vero che lo si può rendere migliore solo collaborando e creando un’alleanza intergenerazionale. L’SDG (Sustainable Development Goal, Obiettivo di sviluppo sostenibile) dell’ONU numero 17 ci deve guidare in questo.

Quali sono gli impatti positivi generati da questa iniziativa?
Sono cambiati negli anni. In Italia, nello specifico, abbiamo sviluppato questo progetto collaborando con AIESEC (Association Internationale des Etudiants en Sciences Economiques et Commerciales), un’associazione composta da giovani universitari. Abbiamo deciso di intraprendere questa collaborazione per due motivi fondamentali. Il primo perché riconosciamo ad AIESEC la freschezza necessaria per proporre idee nuove e modalità di erogazione dei workshop non convenzionali; il secondo, puramente strumentale, perché per parlare ai giovani è meglio farlo con i giovani stessi, usando le stesse frequenze di comunicazione. Ad oggi sono stati raggiunti circa 5mila ragazzi con questo progetto. Il principale impatto positivo generato da questa iniziativa è l’energia positiva che accumuliamo: molti criticano le nuove generazioni ma, se ingaggiate su temi come ambiente, tecnologia, diversità o inclusione, dimostrano di sapere il fatto loro e di reggere il confronto con chiunque. Ragazzi, miglioriamo insieme il presente affinché il futuro sia vostro!
Di Luca Goerg
Intervista tratta dall'eBook "Il valore dei giovani: quando le organizzazioni credono nelle nuove generazioni", per leggere tutte le altre esperienze raccolte nell'eBook clicca qui
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