Una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti: il Goal n°8 si impegna a stimolare la crescita economica e l’occupazione in tutto il mondo, per porre fine alle attuali forme di schiavitù e promuovere politiche attive del lavoro, diritti, accessibilità ai servizi finanziari e all’educazione dei lavoratori, specialmente di coloro che appartengono alle categorie a rischio.
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Ma per poter raggiungere condizioni di lavoro dignitose per tutti entro il 2030, come promosso dal Goal n°8, sarà necessaria l’integrazione con altri SDGs, in particolare con gli obiettivi di educazione accessibile (Goal n° 4) e di parità di genere (Goal n° 5).
Il percorso verso il Goal n°8 è stato particolarmente ostacolato dal Covid-19: nel 2020 in Italia il PIL è diminuito dell’8,9% e sono stati persi 444 mila posti di lavoro [1]. Se per il 2020 era previsto infatti il raggiungimento di due indicatori del Goal n°8, la promozione dell’occupazione e educazione giovanile (indicatore 8.6) e lo sviluppo di una strategia globale per la stessa (indicatore 8.b), quello che si è registrato è stato un aumento dell'1,3% della disoccupazione tra i giovani rispetto al 2019, che è così salita al 29,7% [2].
I lavoratori della Gig Economy, in particolare i rider, sono tra coloro che più hanno subito le conseguenze della pandemia. Quello del delivery è si è rivelato un settore fondamentale per la sopravvivenza di ristoranti e negozi, ma si è anche mostrato in tutte le sue fragilità: rider privi di diritti e tutele, come ferie e malattia, nonostante l’accordo firmato il 16 settembre 2020 fra AssoDelivery, l’associazione che rappresenta le principali aziende del settore e il sindacato UGL, abbia introdotto alcune garanzie, tra le quali il compenso minimo, corrisposto però solo per il tempo di consegna (e non quello di attesa), o l’assicurazione [3]. Le numerose proteste hanno portato al primo contratto collettivo aziendale di lavoro per i rider, firmato alla fine di marzo 2021 da Just Eat e dai sindacati, grazie a cui verranno assunti circa 4 mila rider in tutto il Paese con una paga base, previdenza, ferie e misure aggiuntive per la loro salute e sicurezza [4].
Accanto ai colossi sono nate però alternative locali ed etiche: tra queste, SoDe è il primo social delivery a Milano, un servizio di delivery sociale che contrattualizza i rider in modo equo e sostiene i ristoranti e le botteghe locali: “So” è infatti Sociale, Solidale e Sostenibile.
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I ragazzi di SoDe @SoDeSocialDelivery
Promosso da Rob de Matt, associazione di promozione sociale e bistrot nel quartiere di Dergano, SoDe è stato selezionato tra 20 progetti dal Comune di Milano per un co-finanziamento tramite crowdfunding civico, per incentivare la partecipazione della comunità per avviare progetti culturali e sociali. A fine marzo la piattaforma di crowdfunding Produzioni dal basso ha superato i 500 donatori e i 28.000€, a cui il Comune di Milano aggiungerà poi altri 35.700€.
Il progetto è quindi pronto per partire e tra i primi clienti c’è proprio il Sindaco Beppe Sala!
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L’obiettivo? Consegnare a Milano in modo etico, creando posti di lavoro dignitosi, educando al consumo consapevole e sostenibile, supportando botteghe locali, negozianti e artigiani di quartiere.
Per iniziare, SoDe offrirà due contratti subordinati a due rider, affiancandoli con percorsi di tirocinio e di inclusione lavorativa (privilegiando giovani, disoccupati e persone con storie di fragilità) e contribuendo così al Goal n°8. I rider recapiteranno non solo pranzi e cene, ma anche libri, piante, prodotti dei negozi di quartiere. Verrà inoltre garantito loro un giusto compenso, copertura assicurativa, equipaggiamento per effettuare le consegne in bici e una formazione iniziale. Attraverso la piattaforma, SoDe mostrerà in modo trasparente il calcolo del costo effettivo di consegna, lasciando allo stesso consumatore la possibilità di scegliere quanto avvicinarsi a quel prezzo. In questo modo, SoDe si pone l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori, con un avvicinamento progressivo al giusto prezzo del servizio.
Per rimanere aggiornati sull’arrivo di SoDe a Milano, potete seguirli sulla loro pagina Facebook!
Fonti:
[1] Corriere della Sera, 1 febbraio 2021. Lavoro, nel 2020 persi 444 mila posti. A dicembre 101 mila lavoratori in meno, 99 mila sono donne. https://www.corriere.it/economia/lavoro/21_febbraio_01/lavoro-dicembre-persi-444-mila-posti-rispetto-2019-92008d2c-6471-11eb-aad7-ece6884524fa.shtml
[2] Il Sole 24 Ore, 6 febbraio 2021. Emergenza giovani: a fine 2020 tasso di disoccupazione in risalita al 29,7% e occupati al palo. https://www.ilsole24ore.com/art/emergenza-giovani-fine-2020-tasso-disoccupazione-risalita-297percento-e-occupati-palo-ADIuQHIB
[3] Assodelivery, CCNL Rider, 15 settembre 2020 https://secureservercdn.net/160.153.137.14/3be.191.myftpupload.com/wp-content/uploads/2020/10/CCNL-RIDER.pdf
[4] Repubblica, 29 marzo 2021. Rider, Just Eat e sindacati firmano l'intesa: assunti in 4 mila. https://www.repubblica.it/economia/2021/03/29/news/rider_just_eat_e_sindacati_firmano_l_intesa_assunti_in_4_mila-294310277/
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