La settimana scorsa abbiamo avuto il piacere di partecipare al primo Forum Multistakehoder di Cassa Depositi e Prestiti. L’evento si è tenuto presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. Un’occasione per parlare di futuro e per disegnarlo attraverso le traiettorie della sostenibilità.
La giornata ha preso avvio con gli interventi di Fiorenzo Galli, Direttore Museo e di Giovanni Gorno Tempini, Presidente di CDP che ha aperto i lavori, ricordando l’importanza di questi momenti e della promozione di un dialogo sempre più inclusivo.
Sono poi intervenuti con un messaggio video anche il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti e il vicepresidente della Commissione Europea con delega al Green New Deal, Frans Timmermans, che hanno parlato del ruolo della sostenibilità nella politica e dell’importanza della transizione ecologica.
Successivamente ha preso parola Donatella Sciuto, neo Rettrice del Politecnico di Milano che ha parlato di nuove generazioni e della responsabilità sociale dell’Università, facendo riferimento alla condivisione di un’idea di cittadinanza del futuro attraverso l’impatto sociale e culturale sulla comunità.
Protagonista del dibattito poi l’acronico ESG. A partecipare agli ESG talks, moderati da Massimo Fracaro, giornalista del Corriere della Sera, Marco Frey, Scuola Sant'Anna, presidente UN Global Compact Network Italia e Teresa Agovino, ingegnere ambientale e CEO di Faroo per un dibattito sulla sostenibilità ambientale e generazionale. A seguire, Francesco Perrini, professore di Economia e gestione delle imprese, Università Bocconi e Virginia Stagni, Head of Business Development Financial Times, hanno dibattuto sul tema Social. In ultimo, per il tema della Governance, sono intervenuti con dei contributi video Francesco Profumo, presidente ACRI e Anita Bhatia, vicedirettore esecutivo UN Women.
A concludere la sessione mattutina l'amministratore delegato di CDP, Dario Scannapieco, il quale ha rimarcato la volontà di continuare a raccogliere le riflessioni, idee, contributi e progetti che possano rappresentare degli spunti di miglioramento per, parafrasando il titolo del Forum “disegnare insieme il futuro”.
È tempo della pausa pranzo per staccare e far sedimentare le riflessioni. È anche l’occasione per dedicare un momento al networking informale e all’incontro con tanti colleghi e personalità del settore.
Ma è al pomeriggio che si entra nel vivo con numerosi tavoli tematici che, in contemporanea, lavorano e discutono riguardo i temi di CDP, i punti di forza e dove invece poter migliorare.
Noi abbiamo partecipato al tavolo “Territorio, coesione sociale e infrastrutture sostenibili”.
Un confronto diretto e serrato sui temi caldi e sulle difficoltà che non favoriscono lo sviluppo di tante potenzialità ed energie che chiudi faticano a trovare spazio nel nostro paese. Un dialogo agevolato dai rappresentati di varie aree aziendali di CDP e da consulenti specializzati. Si entra anche molto sul tecnico e su conoscenze specifiche delle dinamiche dei settori in oggetto e che riguardano i finanziamenti, le regole e consuetudini italiane, il PNRR e le possibilità per il futuro.
Al tavolo abbiamo portato la prospettiva dei giovani e di chi approfondisce da tempo il tema della CSR, cercando di declinarlo nel contesto e nelle dinamiche che contraddistinguono CDP e il suo rapporto con i territori.
Non vogliamo rivelare nient’altro perché sarà CDP a tirare le somme e a raccontare attraverso le proprie progettualità, il proprio bilancio e gli strumenti di rendicontazione quello che sarà emerso da questo importante e quanto mai utile processo di ascolto della società civile e dei propri stakeholder.
Siamo felici di averne fatto parte e di avere, nel nostro piccolo, dato un contributo. Sicuramente per noi è stata una bellissima occasione di crescita, confrontandoci con realtà e personalità di altissimo profilo del mondo della sostenibilità e non solo.
Ci auguriamo che iniziative come questa possano essere utile spunto per tanti altri che vogliono lavorare e vivere la sostenibilità in modo serio e inclusivo, anzitutto tramite l’ascolto e il dialogo come motore per il cambiamento.
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