Rebirth Italy nasce nel 2010 grazie a Magda e Lara Feleppa che lanciano la loro prima collezione nel 2012. Con il nobile scopo di creare una professione più sostenibile, si dedicano alla reinterpretazione e lavorazione di tessuti e pellami di scarto, non smaltibili, dai quali creano opere d’arte e progetti di valore. Rebirth Italy trasforma questi materiali in risorse, portandoli dalla discarica alla boutique.
Come è nata l’idea?
Avendo lavorato molti anni nel settore della moda abbiamo potuto vedere i volumi di materiali non utilizzati e abbiamo cercato un modo per evitare questo spreco. L’idea nasce dall’amore per l’ambiente e dalla volontà di partecipare in modo proattivo ad un cambio di rotta dell'attuale modello iper-consumistico.
Cosa rende la collezione delle ‘sculture da indossare’? Tutti i pezzi sono fatti a mano in Italia, non esiste uno stampo che riproduca le pieghe in modo identico ad un articolo precedente e questo li rende pezzi unici. La lamina metallica è molto leggera e versatile, la sua plasmabilità genera un senso di movimento e rende il pezzo più ergonomico ed adattabile. Volevamo creare accessori secondo un nuovo concetto di rispetto della natura e di chi indossa: è l’oggetto che si adatta alla persona e non il contrario. I primi due anni abbiamo infatti lavorato esclusivamente sullo studio del metallo di base dei nostri gioielli. Il risultato è stato una lamina ultraleggera, anallergica, che non altera il colore nel tempo ed è malleabile adattandosi al corpo, che la indossa come una scultura.
Perché Rebirth Italy?
Il Rebirthing nello yoga è una pratica per rimettere in circolo le energie, allo stesso modo il nome Rebirth Italy non rappresenta semplicemente un brand di eco-gioielli ma un nuovo modo di vedere le cose. Pensare un accessorio partendo dalla rivitalizzazione della materia prima che lo compone con riguardo per l’ambiente e le persone. All’interno del nostro laboratorio vengono create piccole opere d’arte da materiali trascurati ai quali vogliamo ridare un’anima e immetterli nuovamente nella catena del valore.
Quali i materiali principalmente utilizzati?
La lamina metallica è stata studiata e migliorata nel tempo per essere totalmente recuperabile, mentre gli ornamenti provengono da sfridi industriali recuperati da scarti di lavorazione. Sono tessuti e pellami pregiati di qualsiasi tipologia, valore e dimensione. Vengono recuperati anche avanzi piccolissimi che nella collezione riacquistano valore e tornano a vivere. I differenti materiali richiedono finiture e tempi di lavorazioni molto diversi: i ricamati, ad esempio, richiedono una lavorazione più lunga e minuziosa essendo più difficili da ingabbiare nel metallo. Perseguiamo un’inversione di logica anche in questo caso, tessuti comunemente meno pregiati acquisiscono un valore maggiore.
Come funziona questo processo? Si parla di upcycling, ovvero l'attività di creazione del nuovo partendo da materiali di scarto. Il processo fa acquisire un valore maggiore alla nuova creazione rispetto all’originale, attraverso il design innovativo e sostenibile. Nel caso di Rebirth Italy, una volta acquistati e recuperati i tessuti, vengono suddivisi per tipologia, colore e quantitativo a creare una cartella di materiali disponibili tra i quali scegliere. Il quantitativo disponibile, insieme alla lavorazione, determina l’unicità del pezzo e il suo prezzo.
Non si parla solo di sostenibilità ambientale ma anche di sostenibilità sociale e territoriale...
Rebirth Italy è un marchio di riferimento e rappresentativo per la donna. Abbiamo collaborato a progetti importanti come Natura Donna Impresa che aggrega artigiane italiane a sostegno della battaglia per l’autonomia personale e lavorativa della donna; Wall of Dolls in collaborazione con Jo Squillo e Cuore Esclamativo in collaborazione con Auser Lombardia, che realizza progetti di sensibilizzazione contro la violenza di genere.
Descrivi Rebirth Italy in un tweet Rinascita, collaborazione, etica.
Fonti:
intervista a Magda Feleppa, Rebirth Italy
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